SPEGNI LE LUCI. ACCENDI I TUOI DIRITTI – Manifestazione degli imprenditori reggini
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Finite le festività si possono tirare le prime somme per quanto riguarda le vendite natalizie che purtroppo non sono positive.
Rispetto al 2019 si registrano nell’area metropolitana minori entrate che variano tra il 15% e oltre il 40%. Perdite che si vanno ad aggiungere ai 200 miliardi di consumi in meno tra il 2020 e l’anno appena passato.
Per il 2022 gli auspici continuano ad essere negativi con il previsto aumento esponenziale dei contagi che frenerà ulteriormente l’economia mettendo una seria ipoteca alla buona riuscita della stagione dei saldi.
Il periodo emergenziale, quindi, lungi dall’essere alle spalle non è ancora terminato. Anzi, tutti i numeri ci dicono che la situazione è in netto peggioramento.
In questo contesto ritengo inspiegabile e preoccupante la posizione attuale del Governo che, di fatto, ha rimesso in moto la macchina tributaria con l’invio massivo delle cartelle esattoriali, la richiesta di pagamento delle rateazioni, lo stop della moratoria dei mutui e la probabile sospensione della cig, il tutto accompagnato da proroghe all’ultimo minuto, alcune ridicole come quella sulla rottamazione ter, che ottengono l’unico risultato di creare incertezza e confusione spostando di mese in mese il momento in cui i problemi dovranno una volta per tutte essere affrontati.
Tutto ciò senza contare l’aumento spropositato di gas ed energia elettrica che si riverbererà sui costi di gestione e, a cascata, sui prezzi dei prodotti.
Ad oggi questo atteggiamento dilatorio, a limite della irresponsabilità, sta creando danni incalcolabili al tessuto commerciale e produttivo soprattutto nelle aree più deboli come quelle meridionali, che non hanno le risorse per poter reggere le richieste di un fisco cieco e sordo rispetto alla reale situazione economica che stanno attraversando e che rischiano, a meno di un deciso ma al momento non previsto cambio di rotta, di dover loro malgrado soccombere, vittime di una situazione ormai divenuta insostenibile.
Claudio Aloisio
Sarebbe bello poter fare i tradizionali auguri di buona fine e buon principio.
Sarebbe bello e anche giusto perché da un anno nuovo di zecca ci si aspetta sempre un miglioramento, soprattutto dopo l’orribile periodo trascorso.
Purtroppo, però, non me la sento di formulare gli auguri per un buon 2022 perché gli auspici non sono per nulla buoni, anzi, a ben guardare sono disastrosi.
La pandemia continua a imperversare con sempre maggior virulenza e, se i numeri continueranno a salire, ulteriori limitazioni e lockdown a gennaio non saranno una possibilità ma una certezza.
Il tessuto commerciale ed imprenditoriale italiano ma soprattutto meridionale rischia quindi di ricevere un’altra devastante mazzata quando è ancora al tappeto e cerca faticosamente di rialzarsi.
200 miliardi di consumi (ed è probabilmente una stima per difetto) sono scomparsi in poco meno di due anni e non sono certo bastati gli spiccioli dei ristori o le altre misure messe in atto dal Governo per farli magicamente riapparire. Risorse sottratte all’economia reale, soprattutto dalle tasche dei piccoli e piccolissimi imprenditori che continuano a non vedere la luce alla fine di questo lunghissimo tunnel e, in sovrappiù, devono fare i conti con una ripartenza che non è quella in cui tutti speriamo, ma una di cui avrebbero fatto volentieri a meno: quella delle tasse, delle cartelle esattoriali, delle rate dei mutui. A questo si aggiunga il probabile stop della cig che, se confermato, una volta decaduta la norma che al momento li vieta, porterà ad un impressionante numero di licenziamenti nell’arco di qualche mese.
La situazione non è preoccupante, è disperata.
Gli imprenditori vivono nell’incertezza generata da una pletora di norme, rinvii, congelamenti i quali non fanno altro che spostare di mese in mese il momento in cui i problemi si dovranno affrontare ma con buon senso e pragmatismo, non con la leggerezza intollerabile di chi dimostra di non aver compreso qual è la vera situazione economica e sociale aggrappandosi alle percentuali di una crescita che al momento è solo sulla carta e non si riverbera certamente nella vita reale.
Un esempio lampante è la vicenda della Rottamazione Ter. Abbiamo visto tutti come è andata a finire grazie alla scelta scellerata di voler comprimere in cinque mesi le rate di due anni. Prima ancora della maxi rata di fine novembre in cui si richiedeva di pagare in una sola volta tutte le scadenze del 2021, già 800.000 contribuenti su 1.800.000 non erano riusciti a saldare i propri debiti. Probabilmente adesso saranno aumentati di quasi il doppio.
Non sono sicuramente decisioni come queste che servono per rimettere in moto il Sistema Paese. C’è invece un assoluto bisogno di chiarezza: le aziende hanno l’esigenza di poter programmare il loro futuro all’interno di una cornice normativa stabile ma, soprattutto, hanno necessità di supporto, di liquidità e di essere sgravate dal pensiero, dall’incubo, che tutto riprenda come prima dal punto di vista tributario senza che nulla, in realtà, sia ancora tornato alla normalità.
Basta sospensioni, annunci all’ultimo minuto, promesse non mantenute. Abbiamo bisogno di certezze e di misure straordinarie che spostino il peso economico della crisi dalle spalle ormai stremate delle partite iva ridistribuendolo in maniera più equa.
Si metta mano a una vera pace fiscale, si spalmino i debiti erariali delle imprese nell’arco di almeno dieci anni, si eliminino le sanzioni lasciando solo il reale debito tributario e si preveda uno sconto graduale per chi voglia saldare in tempi più brevi, si proroghi la cig, si attuino provvedimenti che incentivino assunzioni, nuova occupazione e mantenimento dei posti di lavoro sgravando, ad esempio, per un certo numero di anni il pagamento dei contributi e si lavori per rendere più semplice l’accesso al credito soprattutto nelle aree disagiate come la nostra.
Solo così, prendendo atto che le piccole e piccolissime imprese, la spina dorsale dell’economia italiana, non sono limoni da spremere ma piante da far germogliare in modo che rinascano frutti nuovi e succosi, si potrà pensare a una concreta e sostenibile ripartenza che trasformi il 2022 nell’anno positivo che tutti speriamo possa essere.
Claudio Aloisio
Presidente Confesercenti Reggio Calabria
La legge 124/2017 prevede l’obbligo per le aziende di pubblicare nel proprio sito internet l’elenco completo e dettagliato degli aiuti e contributi pubblici ricevuti nell’esercizio dell’attività di impresa nel corso dell’anno precedente. In alternativa l’elenco può essere pubblicato nel sito dell’associazione di categoria alla quale si aderisce.
Confesercenti Reggio Calabria mette a disposizione dei propri associati una pagina web per le imprese che abbiano necessità di adempiere all’obbligo di comunicazione previsto dalla normativa.
A questo indirizzo https://www.confesercentirc.it/trasparenza-imprese potrete trovare tutte le spiegazioni dettagliate per verificare se la vostra azienda deve ottemperare a quest’obbligo e il modulo da compilare per adempiere alla pubblicazione ove necessario.
ATTENZIONE: a partire dal 1 gennaio 2020 la norma prevede, a carico di coloro che violano l’obbligo di pubblicazione:
Qualora il trasgressore non proceda alla pubblicazione ed al pagamento della sanzione pecuniaria entro novanta giorni dalla contestazione, scatterà la sanzione aggiuntiva che consiste nella restituzione integrale dei contributi e degli aiuti ricevuti.
Anche quest’anno Confesercenti Reggio Calabria e Federconsumatori Calabria rinnovano l’invito ad acquistare nei negozi della propria città. Lo fanno con una campagna social che veicola uno spot in cui si sottolinea la convenienza di fare acquisti nei negozi fisici aiutando al contempo l’economia del proprio territorio.
Di seguito il testo del post e il link per vedere il video.
Claudio Aloisio è stato rieletto all’unanimità Presidente di Confesercenti Reggio Calabria al termine di un’assemblea partecipata in cui i delegati hanno anche stabilito la composizione della nuova presidenza.
Un evento che, nella sua parte pubblica, ha avuto un parterre d’eccezione che ha animato un’interessante tavola rotonda nella quale si è discusso delle prospettive di sviluppo della Città Metropolitana in relazione alle risorse previste dal PNRR che presto arriveranno in riva allo stretto.
Infrastrutture, con particolare riferimento all’aeroporto e al porto di Gioia Tauro, nuova progettualità, formazione e lavoro, internazionalizzazione, turismo, cultura, necessità di confronto tra le parti sociali. Questi e tanti altri argomenti hanno stimolato e arricchito il dibattito moderato da Raffaele Mortelliti tra il Presidente Claudio Aloisio, il Sindaco Metropolitano Giuseppe Falcomatà, il Portavoce provinciale del Terzo Settore Pasquale Neri, il Direttore del Museo Carmelo Malacrino, il Presidente della Camera di Commercio Ninni Tramontana, la Segretaria Generale della Cisl Rosy Perrone e il Presidente dell’Ordine dei Commercialisti Stefano Poeta.
La tavola rotonda era stata preceduta dagli interventi del direttore di Confesercenti Rogolino e del dottor Paonessa che hanno illustrato i sevizi che Confesercenti Reggio Calabria offre ai propri associati in merito al credito agevolato e alle opportunità offerte dai vari bandi attualmente disponibili per le imprese.
Nel corso della Convention sono stati premiati Benito Lisitano, storico imprenditore cittadino nel settore abbigliamento e Riccardo Sculli, chef del ristorante stellato Gambero Rosso di marina di Gioiosa Ionica con il riconoscimento di Eccellenze Reggine dell’Imprenditoria. Un premio che verrà conferito ogni anno da Confesercenti agli imprenditori che si distingueranno per professionalità, competenza e serietà.
“Ringrazio gli associati di Confesercenti che mi hanno voluto riconfermare la loro fiducia – ha dichiarato il Presidente Aloisio – Sono orgoglioso di poter continuare il percorso intrapreso negli ultimi quattro anni e mezzo che ha l’obiettivo di rendere l’Associazione che ho l’onore di presiedere sempre più rappresentativa e vicina ai reali bisogni degli imprenditori reggini. Ci aspetta un periodo costellato di difficoltà, inutile nascondercelo, ma anche di straordinarie opportunità – conclude Aloisio – sta a noi decidere se viverlo da semplici spettatori o, invece, metterci in gioco per cercare di cambiare veramente le cose e dare al nostro territorio il futuro che si merita e al quale può concretamente ambire.”
Si è svolta presso la sede provinciale di Reggio Calabria la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “La solidarietà ha più gusto” promossa da Confesercenti Reggio Calabria e Banco Alimentare Calabria in collaborazione con Conpait Pasticceri d’Italia.
Ha aperto la conferenza stampa il Presidente di Confesercenti Reggio Calabria Claudio Aloisio il quale ha rimarcato il valore dell’iniziativa in un periodo problematico per la comunità.
“Abbiamo pensato con gli organismi della Fiepet, la categoria afferente a Confesercenti che riunisce i pubblici esercizi, di fare qualcosa per chi ha più bisogno in questo difficile momento coinvolgendo gli operatori della ristorazione, un settore che, pur fortemente danneggiato dalle misure di contenimento della pandemia, ha risposto con entusiasmo aderendo al progetto. Siamo partiti con un primo gruppo di attività, alle quali se ne aggiungeranno altre a breve, così da avere il tempo di “rodare” la macchina organizzativa soprattutto dal punto di vista logistico. Le modalità di adesione sono diverse, alcuni locali conferiranno le rimanenze della giornata, parliamo soprattutto di pizzerie e gastronomie d’asporto, altri invece prepareranno delle pietanze espresse con cadenza mensile o quindicinale. Ritengo doveroso per chiudere – conclude il Presidente Aloisio – citare e ringraziare i locali che hanno voluto partecipare alla prima fase dell’iniziativa che sono tra i più importanti e conosciuti del comprensorio cittadino: L’Accademia, la Bodeguita, il Cafè Noir, Cesare Gelateria, Don Carlos, Hostaria dei Campi, la Mimosa, Malavenda Cafè, il Mamas, l’Officina del Gusto, Pizza Roma, Spaccanapoli e Zio Fedele.”
Ha quindi preso la parola il referente provinciale del Banco Alimentare Giuseppe Bognoni che ha portato il saluto del direttore regionale Giovanni Romeo e ha ringraziato Confesercenti Reggio Calabria per l’impulso dato ad un progetto importante sia dal punto di vista pratico che simbolico. Il Banco Alimentare ha ultimamente visto un incremento di coloro che usufruiscono dei suoi servizi, singoli e famiglie messi a dura prova dalla crisi economica in atto e per tale motivo non può che accogliere in maniera estremamente positiva questo ulteriore contributo che i ristoratori hanno voluto dare alle fasce più deboli della comunità reggina.
È stata poi la volta di Davide De Stefano in rappresentanza di Conpait che ha sottolineato come da Reggio Calabria parte ancora una volta un importante segnale di solidarietà che si espanderà sicuramente anche a livello regionale grazie alla sinergia con le rappresentanze territoriali delle tre associazioni.
Per ultimo il coordinatore della Fiepet Reggio Calabria, Nino Alampi, che ha messo in evidenza come un settore in grandissima difficoltà per le chiusure e le limitazioni dovute dalle misure anti Covid abbia comunque risposto in maniera positiva e con grande cuore ad un’iniziativa che ha l’obiettivo di sostenere coloro che più stanno patendo i grandi disagi dovuti alla situazione economica attuale.
SEDE PROVINCIALE REGGIO C.
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